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Channel: ISOLE GRECHE - Guide per le tue vacanze in Grecia
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La Mythos: la birra più amata dagli stranieri

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La birra Mythos

La birra greca più famosa e bevuta dagli stranieri è la Mythos. Al di là di ogni considerazione sulla qualità, ciò è principalmente dovuto al fato che la Mythos è la birra greca più esportata all'estero: ad oggi si contano oltre trenta nazioni in tutto il mondo. Purtroppo manca l'Italia, almeno ufficialmente. La storia della Mythos ha inizio nel 1970 quando fu fondata l'Henninger Hellas, distributore greco della birra tedesca Henninger. Nel 1992, il Boutari Group, una delle aziende vinicole più importanti della Grecia, comprò la società e la chiamò Northern Greece Brewery, con l'idea di creare un prodotto ellenico di altissima qualità. Così nel 1997 nacque la Mythos e fu tale il successo che nel 2001 la società fu ribattezzata Mythos Breweries e fu aperto un impianto di birrificazione a Salonicco. Nel 2007 la società è stata acquisita dal Carlsberg Group, importante produttore birraio danese. Sebbene oggi sia controllata da stranieri, gli ingredienti, il sapore e l'anima della Mythos rimangono greci al 100%.

Recensioni birre Mythos

Birra Mythos

La Mythos (4.7% vol) è una lager dorata con schiuma bianca media, al naso maltata e luppolata. È una birra molto dissetante e rinfrescante, una compagna di giornate in spiaggia o di serate tra amici, per il suo sapore amabile di malto con freschi accenni agrumati, al corpo leggero e alla frizzantezza equilibrata. Impossibile non provarla, perché Mythos è sinonimo di birra greca. [4/5]

Introdotta sul mercato nel 2007, la Mythos Red (5.5% vol) è una lager di colore tra il rosso e l'ambra dal profumo di malto dolce arricchito di sentori di caramello; nel sapore spiccano il malto dolce e fruttato, con retrogusto minimamente amaro. Corpo leggero e gassatura minima. Non male, anche se c'è di meglio. [3/5]

La Mythos Breweries produce anche alcune birre rivolte principalmente alla vendita nei supermercati e nei discount: la Golden Lager (5.0% vol) [1/5], la EY ZYTHON (5.0% vol) [1/5], la Byroni [ΜΠΥΡΟΝΙ] (5.0% vol) [1/5, la Aris (5.0% vol) [1/5], la Aegean (4.0% vol) [1.5/5] e la Spartan (5.0% vol) [1.5/5]. Sono tutte lager di qualità mediocre: se vi vengono offerte, meglio dire: "Mi dispiace, devo guidare!".

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Importante - In determinate situazioni (lavoro, guida, assunzioni di particolari medicinali, gravidanza, particolari malattie) il consumo di alcol, anche se assunto in minima parte o moderatamente, può costituire un pericolo per se stessi e gli altri. Chiaramente è vietata la vendita in Grecia, come in Italia, ai minori di 18 anni.

Legenda voti: [5/5] Eccellente | [4/5] Da provare | [3/5] Bevibile | [2/5] Evitabile | [1/5] Pessima.
L'eventuale presenza di mezzo punto nel voto, indica la possibile inclusione della birra valutata in una delle due categorie di voto limitrofe, conseguenti ad una non netta appartenenza alle stesse oppure a giudizi non allineanti tra l'autore e i suoi collaboratori. I voti espressi non intendono avere alcuna valenza assoluta, ma sono riferiti a quanto si può trovare nel territorio ellenico. Tutte le opinioni, pareri e giudizi espressi riflettono il personale punto di vista dell'autore e di quanti hanno collaborato alla realizzazione dell'articolo. Sono basati sulle loro esperienze reali e possono pertanto differire dagli altri giudizi.


Birra Kaiser: nome tedesco, cuore greco

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La birra Kaiser

La Kaiser non è una birra tedesca d'importazione come anche molti Greci credono... o almeno non lo è più! La Kaiser (il termine indica, paesi di lingua germanica, titolo dell'imperatore, cui fa riferimento anche il riferimento il logo con la corona imperiale) nasce come birra tedesca, prodotta originariamente dalla Henninger, una dei marchi tedeschi più famosi. Tutto è legato, dunque, alla l'Henninger Hellas, distributore greco di questa etichetta che dal 1976 decise di sostituire l'importazione di questa birra con una produzione propria. Dopo i vari passaggi di proprietà e di denominazione sociale, oggi è la Mythos Breweries a produrla: la ricetta rimane quella tradizionale tedesca, ma gli ingredienti sono tutti locali, rendendo così la Kaiser una birra greca: una selezionata varietà di orzo e luppolo maturati e fermentati in terra ellenica.

Recensione birra Kaiser

Birra greca Kaiser

La Kaiser Pilsner (4.8% vol) ha un primato: è la prima birra pils mai prodotta in Grecia ed è l'unica Kaiser effettivamente greca (le altre, come la Kaiser Blonde, rimangono prodotte e imbottigliate dalla Henninger in Germania). L'aspetto tipico dall'aroma ordinario di malto dolce. Ha un corpo scarno, un gusto fresco dissetante e una lieve amarezza che ricorda le bionde germaniche. Una buona scelta, se non trovate di meglio! [3/5]

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Importante - In determinate situazioni (lavoro, guida, assunzioni di particolari medicinali, gravidanza, particolari malattie) il consumo di alcol, anche se assunto in minima parte o moderatamente, può costituire un pericolo per se stessi e gli altri. Chiaramente è vietata la vendita in Grecia, come in Italia, ai minori di 18 anni.

Legenda voti: [5/5] Eccellente | [4/5] Da provare | [3/5] Bevibile | [2/5] Evitabile | [1/5] Pessima.
L'eventuale presenza di mezzo punto nel voto, indica la possibile inclusione della birra valutata in una delle due categorie di voto limitrofe, conseguenti ad una non netta appartenenza alle stesse oppure a giudizi non allineanti tra l'autore e i suoi collaboratori. I voti espressi non intendono avere alcuna valenza assoluta, ma sono riferiti a quanto si può trovare nel territorio ellenico. Tutte le opinioni, pareri e giudizi espressi riflettono il personale punto di vista dell'autore e di quanti hanno collaborato alla realizzazione dell'articolo. Sono basati sulle loro esperienze reali e possono pertanto differire dagli altri giudizi.

L'Amstel: birra olandese di nascita, greca d'adozione

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La birra Amstel

L'Amstel è una birra greca? Si e no! Fu creata ad Amsterdam nel 1870 (Amstel è il nome del fiume cittadino) dal birrificio Beiersche Bierbrouwerij che venne acquisito nel 1968 dall'Heineken attraverso l'Athenian Brewery, formato da un gruppo di imprenditori greci che ancora oggi ne detiene la proprietà. Nel frattempo, nel 1963, furono aperte in Grecia una filiale operativa e una fabbrica di produzione. Inoltre, attualmente è molto più consumata in Grecia che in Olanda. Anche il gusto è leggermente diverso, forse perché durante la produzione vengono utilizzati ingredienti greci.

Recensioni birra Amstel

Birra greca Amstel

L'Amstel Beer Lager (5.0% vol) è una delle birre più diffuse in Grecia: una bionda dalla schiuma bianca fine e mediamente persistente. All'olfatto si percepiscono aromi intensi di lievito e luppolo, con sentori agrumati. Il sapore è piacevolmente fresco: predominano malto e luppolo in discreto bilanciamento, seguono le note dolci del miele. Nel finale, secco e gradevole, torna l'amarezza. Una birra dal corpo medio, non particolarmente gasata. Perfetta per ogni momento della giornata. [4/5]

L'Amstel Premium Pilsener (5.0% vol), è una pils dall'aroma non troppo deciso di malto privo di sfumature. Neanche in bocca mostra particolare carattere anche se si mostra equilibrata e pulita: il corpo è acquosto e il sapore un po' banale di malto e luppolo. Il retrogusto completa il quadro poco esaltante, ma almeno mai negativo. Birra apprezzabile, ma mai esaltante. [3/5]

Le lager bock sono una rarità in Grecia e, per fortuna, gli appassionati di queste birre potranno assaggiare l'Amstel Bock (5.0% vol). Di colore mogano con schiuma densa e pacata frizzantezza, tipica della sua categoria, ha un aroma intenso e fragrante di cioccolato e noci. Sapori avvolgenti di caffè tostato e cacao amaro, con richiami affumicati e un po’ pungenti di tabacco. Il retrogusto è secco e tostato. Un must da provare, anche se non siete amanti di questo stile. [4/5]

L'Amstel Light (3.5% vol) è una birra a minor contenuto calorico rispetto alle normali lager. Il sapore e l'aroma sono deboli e inconsistenti: si avvertono appena appena il malto e il luppolo. Il corpo è acquoso e la frizzantezza elevata. Sconsigliata anche alle ragazze pronte alla prova bikini. A volte, l'astinenza è meglio! [1/5]

L'Amstel Free (0.0% vol) è una birra analcolica di colore dorato, trasparente, con schiuma bianca, alta e soffice. Il profumo è maltato e agrumato. È molto dissetante perché nel sapore dominano gli agrumi, in particolare di limone. Il corpo è sottile, la frizzantezza nella norma. Consigliata solo se volete bere tanto e non avete chi vi riaccompagna al vostro alloggio! [1/5]

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Importante - In determinate situazioni (lavoro, guida, assunzioni di particolari medicinali, gravidanza, particolari malattie) il consumo di alcol, anche se assunto in minima parte o moderatamente, può costituire un pericolo per se stessi e gli altri. Chiaramente è vietata la vendita in Grecia, come in Italia, ai minori di 18 anni.

Legenda voti: [5/5] Eccellente | [4/5] Da provare | [3/5] Bevibile | [2/5] Evitabile | [1/5] Pessima.
L'eventuale presenza di mezzo punto nel voto, indica la possibile inclusione della birra valutata in una delle due categorie di voto limitrofe, conseguenti ad una non netta appartenenza alle stesse oppure a giudizi non allineanti tra l'autore e i suoi collaboratori. I voti espressi non intendono avere alcuna valenza assoluta, ma sono riferiti a quanto si può trovare nel territorio ellenico. Tutte le opinioni, pareri e giudizi espressi riflettono il personale punto di vista dell'autore e di quanti hanno collaborato alla realizzazione dell'articolo. Sono basati sulle loro esperienze reali e possono pertanto differire dagli altri giudizi.

L'Alfa: la prima birra dell'alfabeto greco

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La birra Alfa

Le birre Alfa apparvero sul mercato nel 1961 e, negli ultimi anni, sono diventate tra le più diffuse in Grecia grazie agli sforzi pubblicitari e distributivi di Athenian Brewery, l'azienda greca controllata dell'Heineken che produce anche l'Amstel. Malgrado il periodo di declino i suoi produttori non si sono mai piegati alle regole del marketing conservando sempre tutte le caratteristiche tradizionali di questa birra incluso il suo nome in caratteri greci.

Recensioni birra Alfa

Birra greca Alfa

La birra più diffusa è l'Alfa [ΑΛΦΑ] (5.0% vol), una lager bionda, molto brillante, con schiuma ricca, cremosa e persistente, dall'aroma erbaceo e di frumento con distinguibilità elegante. Al palato presenta una dolcezza fresca e dissetante, con note maltate e fruttate. Il retrogusto è amarognolo, tipico delle lager europee. Una birra molto amata dalle donne. [4/5]

L'Alfa Strong (7.0% vol) una strong lager - Imperial pils dorata con schiuma media nello spessore e nella persistenza, dall'intensità olfattiva attraente e coinvolgente in cui si notano distintamente le sfumature fruttate e maltate. Il sapore dolce di malto, mela e agrumi, nasconde bene il contenuto alcoolico superiore alle normali lager. Ha un corpo leggero e una frizzantezza medio-alta. Birra beverina e saporita. [4/5]

L'Alfa Weiss (5.0% vol) sfoggia un bel colore dorato e un cappello bianco e compatto. L'aroma classico dello stile birrario: banana, mela, albicocca e nuance agrumate. Il sapore è ricco e vellutato, molto rinfrescante: il fruttato è protagonista. Il finale amabile e una frizzantezza tipica delle birre di frumento le donano una discreta bevibilità. [3.5/5]

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Importante - In determinate situazioni (lavoro, guida, assunzioni di particolari medicinali, gravidanza, particolari malattie) il consumo di alcol, anche se assunto in minima parte o moderatamente, può costituire un pericolo per se stessi e gli altri. Chiaramente è vietata la vendita in Grecia, come in Italia, ai minori di 18 anni.

Legenda voti: [5/5] Eccellente | [4/5] Da provare | [3/5] Bevibile | [2/5] Evitabile | [1/5] Pessima.
L'eventuale presenza di mezzo punto nel voto, indica la possibile inclusione della birra valutata in una delle due categorie di voto limitrofe, conseguenti ad una non netta appartenenza alle stesse oppure a giudizi non allineanti tra l'autore e i suoi collaboratori. I voti espressi non intendono avere alcuna valenza assoluta, ma sono riferiti a quanto si può trovare nel territorio ellenico. Tutte le opinioni, pareri e giudizi espressi riflettono il personale punto di vista dell'autore e di quanti hanno collaborato alla realizzazione dell'articolo. Sono basati sulle loro esperienze reali e possono pertanto differire dagli altri giudizi.

Le birre Zorbas, Marathon e Bios 5 (Athenian Brewery)

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Zorbas, Marathon, Bios 5

Il catalogo dell'Athenian Brewery contiene altre birre distribuite in tutto il territorio ellenico. Sono facili da trovare nei supermercati, un po' meno in taverne, bar e ristoranti.

La Zorbas Beer (5.0% vol) è una classica lager bionda, piuttosto brillante, con una schiuma sottile di colore bianco mediamente persistente ma dalla buona aderenza. L’aroma è ordinario e neanche molto intenso: al naso appare evidente ma solitario il malto. Investe subito il palato con la sua vivace frizzantezza e la consistenza granulosa che esaltano il sapore abboccato del malto e fresco degli agrumi che restano lievi nel retrogusto. Utile per dissetarsi nelle caldi estati greche, ma un po' ordinaria. [3/5]

La Marathon (5.0% vol) è birra a bassa fermentazione con schiuma fine e poco persistente, da profumo tenue di grano ed erbe. Al palato appare un po' confusa: si riconoscono appena appena alcune note di miele affogate nel sapore dolce del malto e amaro del luppolo, quest'ultimo protagonista del retrogusto, particolarmente amaro. Il corpo è piuttosto acquoso e la carbonazione nella norma. Birra da non cercare, ma neanche da evitare! [3/5]

La Bios 5 [ΒΙΟΣ]* (5.0% vol) è una lager dal sapore ampio, dovuto alla presenza di un mix di cinque cereali (orzo, frumento, mais, segale e riso), tutti provenienti dal territorio ellenico. Sapore è dolce, di malto e miele con note di paglia e scorza di pane. Leggermente amara nel finale. Il corpo è acquoso e la frizzantezza minima. Una birra che di dimentica subito. [2/5]

* Fate attenzione alla pronuncia: la "B"è, in realtà, una beta e in greco moderno si pronuncia "v". Nell'ordinarla, chiamatela "Vios pende".

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Legenda voti: [5/5] Eccellente | [4/5] Da provare | [3/5] Bevibile | [2/5] Evitabile | [1/5] Pessima.
L'eventuale presenza di mezzo punto nel voto, indica la possibile inclusione della birra valutata in una delle due categorie di voto limitrofe, conseguenti ad una non netta appartenenza alle stesse oppure a giudizi non allineanti tra l'autore e i suoi collaboratori. I voti espressi non intendono avere alcuna valenza assoluta, ma sono riferiti a quanto si può trovare nel territorio ellenico. Tutte le opinioni, pareri e giudizi espressi riflettono il personale punto di vista dell'autore e di quanti hanno collaborato alla realizzazione dell'articolo. Sono basati sulle loro esperienze reali e possono pertanto differire dagli altri giudizi.

La Vergina: oltre l'archeologia, la birra

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La birra Kaiser

A circa 90 km ad est di Kavali, porto per le isole dell'Egeo Nord-Orientale, nella regione di Rodopi, si trova Komotini. In questa piccola e tranquilla cittadina è situato il Macedonian Thrace Brewery, un birrificio fondato nel 1996 dall'ingegnere chimico Dimitris Politopoulos. Dopo aver perfezionato i suoi studi presso la prestigiosa Università di Chicago, negli Stati Uniti, è ritornato in Grecia per realizzare il suo sogno: una fabbrica di birra che producesse qualcosa di greco al 100%. In quel periodo, infatti, la Grecia non aveva alcun peso nel mondo birrario: l'unica birra esistente, la Fix, navigava in cattive acque e l'olandese Heineken stava conquistando il monopolo in Grecia. Così il progetto di Politopoulos appariva ambizioso quanto rischioso. Ma con tanta caparbietà e dopo numerose difficoltà che più volte lo hanno portato quasi alla chiusura dell'azienda, Politopoulos è riuscito a realizzare il suo sogno: oggi, infatti, il Macedonian Thrace Brewery è uno dei produttori di birra leader in Grecia, grazie al grande successo di critica e di pubblico riscosso dal suo primo e più importante prodotto, la Vergina, una birra oggi distribuita e conosciuta in tutto il territorio ellenico. Il nome Vergina fa riferimento all'antica capitale del Regno di Macedonia, dove alcuni studiosi suppongono sia sepolto Alessandro Magno, dove riposano anche ai resti del padre Filippo II.

Recensione birre Vergina

Birra greca Kaiser

La più diffusa tra le birre del Macedonian Thrace Brewery è la Vergina [ΒΕΡΓIΝΑ] (5.0% vol), una lager bionda con schiuma non particolarmente evidente e persistente. Al naso subito spicca il maltato per lasciare spazio a lievi note fruttate e una punta caramellata. Dal corpo scarno e dalla frizzantezza limitata si apre al palato con la dolcezza di malto e frutta, in piacevole contrasto con il finale particolarmente amaro. Una birra che, di solito, non conquista subito, ma che s'impara ad apprezzare. [3.5/5]

La Vergina Red [ΒΕΡΓIΝΑ] (5.8% vol) è una lager di colore rosso ambra e schiuma bianca, frizzantezza morbida e corpo tendente al leggero. L'aroma è ricco e intenso, di luppoli e caramello; al palato si mostra molto fresca con sapore agrumati e richiami fruttati regalati dai luppoli. Il retrogusto è giustamente amaro, forse un po' sfuggente. Bevibile, ma senza particolari aspettative! [3/5]

Meno diffusa è la Vergina Porfyra [ΒΕΡΓIΝΑ ΠΟΡΦÝΡΑ] (porpora) (5.8% vol), una strong pale lager - Imperial Pils di colore giallo pallido e opaco, con cappello bianco di spessore medio e lunga persistenza. L'aroma è di malto con sfumature erbacee e di crosta di pane. All'assaggio è dolcemente liquorosa, con un corpo pieno, offrendo un piacevole gusto dolce maltato su uno sfondo di noci, . Birra piacevole e originale che si apprezza più con piatti di carne che da sola. [3/5]

L'ultima arrivata è la Vergina Weiss [ΒΕΡΓIΝΑ] (5.4% vol), caratterizzata da un biondo che tende all'arancione, in linea con le classiche birre di frumento. Al naso è un po' banale: al palato prevale il solo aroma di banana, classico delle birre weiss, che ritroviamo nel sapore che si percepisce come "già provato". Il corpo è nella media, la carbonazione in linea con lo stile. Birra ordinaria che non dispiace. [3/5]

Il portfolio di birre della Macedonian Thrace Brewery si è molto ampliato negli ultimi anni anche se i risultati raramente sono soddisfacenti: la Hillas (5.0% vol) [3/5], una discreta lager bionda con piacevole aroma di agrumi ed erbe selvatiche, dal gusto fresco e leggero; la 365 Beer (5.0% vol), una pale lager dalla testa bianca e spessa, dal sapore moderato di malto con aroma fruttato e la frizzantezza minima [2/5]; la Zythia (5.0% vol), una birra con aroma e sapore poco definiti, corpo acquoso e gasatura non equilibrata [1/5]; la Thyra 13 [ΘYΡΑ] (5.0% vol), una bionda che non emana alcun profumo e dal gusto troppo amaro [1/5]; la PAOK Lager Beer Premium (5.0% vol), una birra scadente creata per i tifosi della squadra di calcio Paok Salonicco [1/5]; la Stadelbräu (4.8% vol) [1/5], la Stadelbräu Weissbier (5.5% vol) [1/5] e la Edelsteiner Premium Pils (4.8% vol) [1/5], birre greche dal nome tedesche prive di qualità.

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Legenda voti: [5/5] Eccellente | [4/5] Da provare | [3/5] Bevibile | [2/5] Evitabile | [1/5] Pessima.
L'eventuale presenza di mezzo punto nel voto, indica la possibile inclusione della birra valutata in una delle due categorie di voto limitrofe, conseguenti ad una non netta appartenenza alle stesse oppure a giudizi non allineanti tra l'autore e i suoi collaboratori. I voti espressi non intendono avere alcuna valenza assoluta, ma sono riferiti a quanto si può trovare nel territorio ellenico. Tutte le opinioni, pareri e giudizi espressi riflettono il personale punto di vista dell'autore e di quanti hanno collaborato alla realizzazione dell'articolo. Sono basati sulle loro esperienze reali e possono pertanto differire dagli altri giudizi.

La Zeos, la birra del re degli dei

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La birra Kaiser

Lo Zeos Brewing si trova tra le verdi campagne di Argo, cittadina del Peloponneso. Nel 1996, Christos Papadimas, un giovane imprenditore rientrato dal Canada dove era emigrata la sua famiglia in cerca di fortuna aprì questo birrificio assieme a David Wood, celebre esperto birraio di Vancouver. Nessuna ricetta o tecnica particolare, il segreto delle birre Zeos sono gli ingredienti semplici (lievito dalla Germania e luppoli provenienti da tutto il mondo) e l'acqua artesiana del Peloponneso. Sebbene le birre Zeos siano abbastanza diffuse sul territorio ellenico (Atene e regione dell'Attica, Patrasso, Salonicco e alcune isole greche) e siano esportate in molte zone del Canada e degli Stati Uniti, lo Zeos Brewing rimane birrificio gestito quasi a livello familiare, con quattro impiegati che arrivano ad una decina durante il periodo estivo, quando queste birre dal sapore fresco e dissetante affollano i tavoli dei pub e dei ristoranti greci.

Recensione birre Zeos

Birre greche Zeos

La Zeos Pilsner [ZEOΣ] (5.0% vol) [4] è una bionda dalla tonalità giallo ambrato, con poca schiuma. L'aroma complesso ed elegante si concentra maggiormente su luppolo e mais, offrendo in seguito fresche note erbacee. In bocca si evidenzia per il corpo rotondo, la gasatura delicata e le note gustative ampie e intense: il fruttato si eleva a protagonista su una base di malto con punte di erbe aromatiche. Si chiude con un finale d'amarezza mite. Per gli amanti delle pils e non solo. [4/5]

Nota anche con il nome di Blue Mak, la Zeos Makedoniki Syntaghy [ΜΑΚΕΔΟΝΙΚH ΣΥΝΤΑΓH] (5.0% vol) colpisce per il bel design della bottiglia di vetro blu con le scritte bianche, colori che sembrano far gridare a questa birra la sua identità ellenica. Nel bicchiere mostra la sua appartenenza alle lager: colore giallo limpido con una cremosa schiuma bianco latte. Profuma di malto con nuance luppolate. Ha un sapore bilanciato e un corpo ben strutturato, con una frizzantezza che stimola il palato. Buona alternativa alle classiche lager. [4/5]

La Zeos Black Mak (5.0% vol) è una dunkelweizen, una birra di frumento scura. Di colore mogano con fine schiuma biancastra, ha un aroma poco intenso ma è un'esplosione di sapori ben distinguibili: caramello, malto tostato, uva passa, cacao amaro noci e caffè, quest'ultimo che persiste maggiormente nel retrogusto. Poco frizzante e dal corpo morbido, è un gioiellino non facile da trovare; nel caso siate fortunati, ordinatela assolutamente anche se non siete fan delle weizen. [4.5/5]

Il packaging creativo della Argos Star (5.0% vol) fa credere sia una birra artigianale destinata al consumo nei centri sociali, ma in realtà è una classica lager giallo limpido con schiuma bianca spessa e di buona ritenzione. L'aroma è gradevolmente fresco con particolare rilievo di note agrumate. Sul palato arriva subito il sapore del luppolo per cedere il passo agli agrumi. Non troppo distinguibile il retrogusto che si presenta tipicamente amarognolo. Corpo medio e discreta frizzantezza. Dall'aspetto ci si aspetterebbe tanto; tuttavia, non è una birra da buttar via! [3/5]

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Importante - In determinate situazioni (lavoro, guida, assunzioni di particolari medicinali, gravidanza, particolari malattie) il consumo di alcol, anche se assunto in minima parte o moderatamente, può costituire un pericolo per se stessi e gli altri. Chiaramente è vietata la vendita in Grecia, come in Italia, ai minori di 18 anni.

Legenda voti: [5/5] Eccellente | [4/5] Da provare | [3/5] Bevibile | [2/5] Evitabile | [1/5] Pessima.
L'eventuale presenza di mezzo punto nel voto, indica la possibile inclusione della birra valutata in una delle due categorie di voto limitrofe, conseguenti ad una non netta appartenenza alle stesse oppure a giudizi non allineanti tra l'autore e i suoi collaboratori. I voti espressi non intendono avere alcuna valenza assoluta, ma sono riferiti a quanto si può trovare nel territorio ellenico. Tutte le opinioni, pareri e giudizi espressi riflettono il personale punto di vista dell'autore e di quanti hanno collaborato alla realizzazione dell'articolo. Sono basati sulle loro esperienze reali e possono pertanto differire dagli altri giudizi.

EZA: birre classiche con un pizzico di originalità

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La birre greche Eza

L'EZA si occupa da molti anni sia di import-export di bevande che di produzione di birra. La sua storia ha inizio nel 1989 quando la tedesca Lowenbrau aprì una filiale in Grecia. Nel 1998 divenne l'Elliniki Zythopoiia Atalantis (da qui l'acronimo EZA) passando poi in mani greche nel 2003. Dal 2010 è nota anche con il nome di Protymos Elliniki Zythopoiia. Il successo arrivò nel 1996 quando lanciarono sul mercato la Pils Hellas, con l'idea di creare una birra nazionale ellenica. Oggi la distribuzione delle sue birre, prodotte seguendo le rigide norme tedesche, è molto ampia con oltre 2000 punti vendita in tutta la Grecia. La EZA ha un gran numero di birre in catalogo, alcuni discrete ma molte sono di mediocre qualità e spesso riservate agli scaffali delle grandi catene di supermercati e dei discount alimentari.

Recensione birre EZA

Birra greca Kaiser

La EZA (Z) [εζα (ζ)] (5.2% vol) è una pilsner dorata dalla schiuma abbondante dall'aspetto pannoso. Profumo maltato, con sfumature di coriandolo e spezie. Al palato emergono lievito e frutta bianca che ne esaltano freschezza e proprietà dissetanti. Il retrogusto è decisamente amaro. Dal corpo e frizzantezza medie, è una apprezzabile birra beverina. [3.5/5]

La Pils Hellas (4.5% vol) è una pilsner bionda con testa chiara e granulosa. Secondo quanto dichiarato dalla EZA, viene prodotta con le tradizionali tecniche delle birre ceche. All'olfatto emerge l'aroma fiorito e agrumato. Al palato, la vivace frizzantezza apre al sapore amarognolo di luppolo con venature di agrumi (limone e pompelmo). Il retrogusto secco e il corpo sottile ne fanno una birra dissetante, una buona compagna per ogni tipologia di piatto. [3/5]

La Blue Island (4.5% vol) è una lager di colore giallo trasparente dalla schiuma impercettibile. L'aroma è decisamente blando: quel poco arriva al naso fanno pensare più ad una limonata che ad una birra. Il sapore offre le stesse sensazioni, amplificate da un evidente retrogusto di limone. Del tutta priva di corpo, non ha grandi qualità, tuttavia in Grecia è una birra molto amata dalle donne. Sebbene ricordi la Corona Extra, almeno evitate di farvi mettere la fettina di limone. Per la birra messicana è una tradizione le cui origini si perdono nella leggenda, ma di norma il limone nella birra serve per eliminarne difetti olfattivo-gustativi. Per la Blu Island può essere emulazione oppure un modo per rinfrancarla, ma evitate di farvela mettere oppure optate per una limonata. [1/5]

L'Odyssey Red Rhapsody (7.0% vol) è una birra ale di colore rosso ambra coronata da una schiuma fine e persistente. All'olfatto si caratterizza per il gradevole aroma floreale e fruttato. In bocca è corposa e dalla limitata frizzantezza, con un gusto di malto dolce, caramello e frutti rossi con nuance speziate. Il retrogusto è secco e piacevolmente dolceamaro tendente all'abboccato. Nasconde molto bene il contenuto alcolico: si beve facilmente ma al tempo stesso scalda tanto. Un gioiellino che sembra rubato a un birrificio belga! [4.5/5]

L'Odyssey White Rhapsody (5.0% vol) è una bière blanche (in fiammingo witbier) una birra dalla tradizione birraria belga, prodotta principalmente con grano tenero non maltato. L'aspetto è giallo opaco con una cremosa testa bianca. Si caratterizza per un aroma fresco ed molto ampio: malto, lievito e agrumi con leggere venature erbacee e speziate. Dal gusto dolce e leggero di caramello e limone, è e una media effervescenza. Come tutte le blanche è una birra fresca piacevole da bere, soprattutto con i formaggi (con la feta è perfetta). Anche questa probabilmente rubata nello stesso birrificio belga! [4.5/5]

La Biri-Biri [μπύρι-μπύρι] (5.0% vol) [1.5/5], la Wind (4.5% vol) [1/5], la Berlin (4.9% vol) [1.5/5], la Captain (4.5% vol) [1/5], la Star (4.5% vol) [1.5/5], l'Imperial (4.8% vol) [1/5], la SPAR (5.0% vol) [1/5], la Proton (4.5% vol) [1], la Ermis Gold [ΕΡΜHΣ] (5.0% vol) [1/5], Ermis Argus [ΕΡΜHΣ] (5.0% vol) [1/5], sono lager che si trovano in vendita nei supermercati. Nessuna ha qualità tali da consigliarle.

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Importante - In determinate situazioni (lavoro, guida, assunzioni di particolari medicinali, gravidanza, particolari malattie) il consumo di alcol, anche se assunto in minima parte o moderatamente, può costituire un pericolo per se stessi e gli altri. Chiaramente è vietata la vendita in Grecia, come in Italia, ai minori di 18 anni.

Legenda voti: [5/5] Eccellente | [4/5] Da provare | [3/5] Bevibile | [2/5] Evitabile | [1/5] Pessima.
L'eventuale presenza di mezzo punto nel voto, indica la possibile inclusione della birra valutata in una delle due categorie di voto limitrofe, conseguenti ad una non netta appartenenza alle stesse oppure a giudizi non allineanti tra l'autore e i suoi collaboratori. I voti espressi non intendono avere alcuna valenza assoluta, ma sono riferiti a quanto si può trovare nel territorio ellenico. Tutte le opinioni, pareri e giudizi espressi riflettono il personale punto di vista dell'autore e di quanti hanno collaborato alla realizzazione dell'articolo. Sono basati sulle loro esperienze reali e possono pertanto differire dagli altri giudizi.


Magnus Magister: le birre dei Cavalieri di Rodi

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Magnus Magister: birre di Rodi

Sull'isola di Rodi si trova la Hellenic Brewery of Rhodes, produttore birrario fondato nel 1980. Nel 2003 è stato aperto un nuovo grande impianto nella zona di Kremasti, dove vengono prodotte birre ed altre bevande. Manolis Papadimitriou, suo fondatore, ha sempre rivolto le sue attività produttive con l'idea di soddisfare un target straniero sfruttando il gran numero di turisti che visitano l'isola quasi tutto l'anno. Infatti, il clima temperato di Rodi, che regala giornate temperate anche agli albori della primavera e in autunno inoltrato, e il suo patrimonio storico-artistico fanno registrare molti visitatori per gran parte dell'anno. Tuttavia, la distribuzione delle sue birre non è limitata alla sola Rodi, ma a tutto il Dodecaneso e ad altre zone della Grecia. Dal nome è evidente il riferimento ai Cavalieri dell'Ordine di Rodi, ordine cavalleresco che s'insediò sull'isola per circa due secoli lasciando la meravigliosa cittadella medioevale oggi patrimonio dell'Unesco. Il nome significa, in latino, Gran Maestro, ovvero la più alta carica gerarchica dell'Ordine dei Cavalieri. Le sue birre sono diffuse principalmente a Rodi, ma non è difficile trovarla anche sulle altre isole e sulla terraferma.

Recensione birre Magnus Magister

Birre greche Magnus Magister

L'aspetto della Magnus Premium Lager (4.9% vol) non è un granché: il giallo è troppo chiaro e troppo trasparente, la schiuma è bianca, sottile e di breve durata. Neanche al naso si riprende: gli aromi di malto e luppolo sono appena percettibili, Al primo sorso, però, si riprende regalando un sapore agrumato più incisivo. Il finale amarognolo non infastidisce. Il corpo è acquoso, la frizzantezza media. Una birra beverina sì, ma senza qualità. [2/5]

La Magnus Magister Knights' Beer of Rodos (4.9% vol) ha l'aspetto tipico delle pilsner: giallo molto limpido con una cremosa schiuma bianca di media durata. Anche l'aroma di malto è tipico, ma se ne discosta per alcuni lievi accenni di erbe aromatiche. Non ha una forte identità nel gusto perché l'amarezza tipica delle pils è quasi assente, ma regala un piacevole finale amarognolo, asciutto e delicato. Pils non troppo entusiasmante, ma bevibile. [3/5]

La Magnus Magister Knights' Beer of Rodos Brown Ale (4.9% vol) è la versione scura ad alta fermentazione. Di colore ambrato con una schiuma beige pronunciata, ha un aroma di malto e caramello. Molto interessante al palato: un giusto mix tra dolce e amaro, esaltato da una gradevole percezione di piccantezza. Il corpo è strutturato, la gasatura media. Senza infamia e senza lode. [3/5]

La Magnus Magister Weiss (5.0% vol) ha un colore giallo-arancione e un cappello biancastro non molto pronunciato. È debole nel profumo (tenui richiami di frutta a polpa bianca e frumento), ma nel sapore dolce e fruttato, mostra la sua appartenenza alle hefeweizen. Il corpo è acquoso, la effervescenza non eccessiva. Una birra che non convince affatto. [2/5]

>>> Vai al menu delle birre greche

Importante - In determinate situazioni (lavoro, guida, assunzioni di particolari medicinali, gravidanza, particolari malattie) il consumo di alcol, anche se assunto in minima parte o moderatamente, può costituire un pericolo per se stessi e gli altri. Chiaramente è vietata la vendita in Grecia, come in Italia, ai minori di 18 anni.

Legenda voti: [5/5] Eccellente | [4/5] Da provare | [3/5] Bevibile | [2/5] Evitabile | [1/5] Pessima.
L'eventuale presenza di mezzo punto nel voto, indica la possibile inclusione della birra valutata in una delle due categorie di voto limitrofe, conseguenti ad una non netta appartenenza alle stesse oppure a giudizi non allineanti tra l'autore e i suoi collaboratori. I voti espressi non intendono avere alcuna valenza assoluta, ma sono riferiti a quanto si può trovare nel territorio ellenico. Tutte le opinioni, pareri e giudizi espressi riflettono il personale punto di vista dell'autore e di quanti hanno collaborato alla realizzazione dell'articolo. Sono basati sulle loro esperienze reali e possono pertanto differire dagli altri giudizi.

Alexander The Great: le birre di Alessandro Magno

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La birra Alexander The Great

La Unibräu Hellas (società greca dell'austriaca Unibräu) si occupa di import-export di birra in tutto il mondo. Da qualche anno è diventata una beer firm utilizzando gli impianti del birrificio Hellenic Brewery of Rhodes. Con tanto coraggio e un pizzico di sfrontatezza, questa azienda ha utilizzato di un grande personaggio del passato: Alessandro Magno, grande conquistatore macedone. Di solito, un nome altisonante nasconde poca qualità, ma in questo cosa entrambe sono una piacevole sorpresa per la loro qualità e anche perché fanno parte di categorie di birre poco considerate in Grecia. Magari hanno voluto rendere omaggio ad un grande uomo del passato che gli storici raccontano fosse un grande amante del vino e che, secondo alcuni, fosse proprio proprio la bevanda di Bacco la causa della sua morte. Magari avesse bevuto birra, la sua vita sarebbe stata un po' più lunga!

Recensione birre Alexander The Great

Birra greca Alexander The Great

L'Alexander The Great (6.0% vol) è una scotch ale, tipo di birra originaria della Scozia e diffuso principalmente in Gran Bretagna e Stati Uniti. Ha un colore arancione dai riflessi bronzei con schiuma bianca compatta e persistente. L'aroma, intenso e pungente di malto e caramello, si ritrova nel gusto, rasserenato da note dolci di caramello e toffee. Il finale è secco e moderatamente amaro. Il corpo è sottile, la carbonazione bassa. Una birra da provare assolutamente, non solo perché è l'unica scotch ale greca! [4/5]

L'Alexander The Great Dark Beer (6.0% vol) è una schwarzbier, una lager scura tipica della Germania. Il colore è marrone scuro con una schiuma nocciola evanescente. L'aroma è molto intenso, con piacevoli sentori di caffè tostato e cacao amaro. In bocca prevale ampiamente la dolcezza del malto, resa particolare dalle sfumature forti di caffè e cacao. Presenta un corpo strutturato e una bassa effervescenza. Un'ottima birra che non stanca mai! [4/5]

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Importante - In determinate situazioni (lavoro, guida, assunzioni di particolari medicinali, gravidanza, particolari malattie) il consumo di alcol, anche se assunto in minima parte o moderatamente, può costituire un pericolo per se stessi e gli altri. Chiaramente è vietata la vendita in Grecia, come in Italia, ai minori di 18 anni.

Legenda voti: [5/5] Eccellente | [4/5] Da provare | [3/5] Bevibile | [2/5] Evitabile | [1/5] Pessima.
L'eventuale presenza di mezzo punto nel voto, indica la possibile inclusione della birra valutata in una delle due categorie di voto limitrofe, conseguenti ad una non netta appartenenza alle stesse oppure a giudizi non allineanti tra l'autore e i suoi collaboratori. I voti espressi non intendono avere alcuna valenza assoluta, ma sono riferiti a quanto si può trovare nel territorio ellenico. Tutte le opinioni, pareri e giudizi espressi riflettono il personale punto di vista dell'autore e di quanti hanno collaborato alla realizzazione dell'articolo. Sono basati sulle loro esperienze reali e possono pertanto differire dagli altri giudizi.

Volkan, le birre del vulcano di Santorini

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Le birre Volkan

Apparse nel 2011, le birre Volkan sono attualmente tra le birre più apprezzate amate in Grecia con molti premi vinti sia in patria che all'estero. Appartengono alla società First Lomax di Fira con sede a Santorini. L'appartenenza alla celebre isola vulcanica è evidente nel nome e nell'immagine del vulcano sull'etichetta. In realtà, pur essendo una birra di Santorini, la Volkan non è prodotta a Santorini! Infatti, la First Lomax non è un vero e proprio birrificio, ma una beer firm ovvero un'azienda birraria che non ha alcun impianto o macchinario per produrre, ma, utilizzando le proprie ricette, si serve di quelli altrui, in questo caso dello ZEOS Brewing Company che ha sede nel Peloponneso. La caratteristica principale che rende uniche le Volkan è l'acqua utilizzata nel processo di birrificazione: si tratta di acqua filtrata dalla roccia vulcanica di Santorini. Altre due ingredienti distinguono le Volkan dalle altre birre greche: il miele di Santorini e il cedro di Naxos.

La Volkan è il primo prodotto certificato Greece Debt Free (GDF). In pratica, per ogni euro di profitto la Volkan contribuirà a ridurre il debito nazionale greco di cinquanta centesimi: a volte, i Greci non solo pagano le tasse, ma fanno beneficenza per far risorgere un Paese in cui credono!

Recensione birre Volkan

Birra greca Volkan

Appartenente alla categoria delle pilsner, la Volkan Santorini Blonde (5.0% vol) ha un colore giallo limpido con una densa testa bianca di ampia durata. Ha un aroma di fiori e frutta, con nuance speziate, in particolare di origano e timo. Al palato mostra un corpo leggero, una frizzantezza molto vivace e un sapore ricco e deciso: il miele e il cedro non sovrastano il malto e il luppolo, ma arricchiscono le sensazioni gustative in modo delicato e armonioso. Ne consegue un buon equilibro tra dolcezza e amarezza. Una buona pils, da assaggiare. [4/5]

La Volkan Santorini White (4.00% vol) è una wheat ale, birra di grano ad alta fermentazione. Ha un colore giallo chiaro e opaco con una ricca schiuma bianca a grana fine e di durata media. All'olfatto sono evidenti gli aromi di frutta gialla che s'accompagnano a delicate nuance agrumate. Il sapore è fresco: subito affiora il cedro con il miele e la frutta gialla a far da sfondo. Il corpo è leggero, non molto pulito; la frizzantezza moderata. Una birra leggera dal carattere poco deciso, ma che può piacere. [3/5]

La Volkan Santorini Black (5.0% vol) è una dunkelweizen dal colore quasi nero con sottile schiuma bianca di vita breve. Emana un aroma penetrante di caramello, pane tostato e sentori erbacei e liquirizia. Al palato si rivelano vivamente caffè, caramello e cacao amaro, addolciti dal miele. Il corpo è nella media con una percettibile granulosità al palato. Che amiate o meno le weizen scure, da provare assolutamente! [4/5]

La Volkan Santorini Grey (5.0% vol) è una hefeweizen dal colore dorato, un po' opaco, con un cappello poco pronunciato. Ha un'ottima finezza olfattiva con ampi e intensi aromi di bergamotto, limone ed erbe. Al palato è abboccata e speziata: la scena è occupata dagli agrumi e dal lievito. Ha un corpo leggero e non è molto frizzante. In sintesi, una birra gustosa e molto rinfrescante. [3.5/5]

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Importante - In determinate situazioni (lavoro, guida, assunzioni di particolari medicinali, gravidanza, particolari malattie) il consumo di alcol, anche se assunto in minima parte o moderatamente, può costituire un pericolo per se stessi e gli altri. Chiaramente è vietata la vendita in Grecia, come in Italia, ai minori di 18 anni.

Legenda voti: [5/5] Eccellente | [4/5] Da provare | [3/5] Bevibile | [2/5] Evitabile | [1/5] Pessima.
L'eventuale presenza di mezzo punto nel voto, indica la possibile inclusione della birra valutata in una delle due categorie di voto limitrofe, conseguenti ad una non netta appartenenza alle stesse oppure a giudizi non allineanti tra l'autore e i suoi collaboratori. I voti espressi non intendono avere alcuna valenza assoluta, ma sono riferiti a quanto si può trovare nel territorio ellenico. Tutte le opinioni, pareri e giudizi espressi riflettono il personale punto di vista dell'autore e di quanti hanno collaborato alla realizzazione dell'articolo. Sono basati sulle loro esperienze reali e possono pertanto differire dagli altri giudizi.

Le Santorini Donkey: le birre dell'asinello

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Le birre Santorini Donkey

La Donkey Santorini Brewing Company è un microbirrificio nato nel 2011 nei pressi del villaggio di Mesa Gonia. Nel nome e nel logo ha uno dei simboli più conosciuti della Grecia e delle isole greche: l'asinello che nella sua simpatia racconta la semplicità e la laboriosità dei Greci. In realtà, questo eccellente birrificio è l'idea di quattro amici di diverse nazioni, legati dall'amore per la birra: due enologi, il greco Jannis Paraskevopoulos e l'inglese Steve Daniel; due esperti birrai, lo statunitense Majda Anderson e il serbo Slobodan Krunic. Il successo delle loro birre si può ritrovare nell'attenta scelta di ingredienti provenienti da tutto il mondo, ma, ancor più importante, è l'utilizzo dell'acqua di Santorini, isola vulcanica che regala anche ottimi vini. Le birre dell'asinello si trovano facilmente a Santorini e nelle principali città greche, ma anche in alcuni pub di altre isole greche.

Recensione birre Santorini Donkey

Birre greche Santorini Donkey

La Santorini Yellow Donkey (5.0% vol) è una ale dorata con testa bianca e cremosa, dall'aroma leggero di agrumi e caramello. Il sapore, ben bilanciato, di luppolo, limone e pompelmo con lievi nuance caramellate termina con un leggero e secco finale. Si conferma una birra di ottima qualità, da bere sia di giorno, in spiaggia, che la sera, girando per i locali. [4.5/5]

La Santorini Red Donkey (5.5% vol) è una birra molto simile alle ale ambrate belghe. Dalle tonalità tra il biondo scuro e l'ambra, mostra una schiuma scarsa ed evanescente. L'aroma è maltato con nuance agrumate e floreali. In bocca mostra un corpo strutturato e una morbida frizzantezza, un sapore abboccato di malto dolce, toffee e caramello con ricche nuance fruttate. Il finale amaro e speziato invita a proseguire la degustazione. Un chiaro esempio di come una birra greca può avere  le qualità di una birra belga. [5/5]

Prodotta in quantità limitata, la Santorini Crazy Donkey (6.5% vol) è una India Pale Ale dalle tonalità arancio-ambra con una schiuma spessa e persistente. L’aroma è al principio dominato dal luppolo, con sensazioni di caramello che si mescolano con quelle fruttate. In bocca esibisce un corpo rotondo, un sapore dolceamaro bilanciato in modo elegante, valorizzato da note caramellate e fruttate (agrumi e uva bianca). Il retrogusto, secco e giustamente amaro, colpisce per la sua lunga durata. Una piccola perla, da gustare sia da sola che con formaggi greci e piatti di pesce. [5/5]

La Santorini White Donkey (5.4% vol) si presenta nel bicchiere di un colore giallo opalescente con un'evidente schiuma bianca, caratteristiche tipiche delle hefeweizen tedesche. L'aroma di lievito e malto, il sapore dolciastro di banana e frumento e il finale fruttato per nulla amaro. Il corpo offre una forte sensazione di pienezza, e la vivace frizzantezza la rendono una birra beverina molto rinfrescante. [4/5]

La Santorini Eureka Donkey (5.5% vol) è una India Pale Ale dall'aspetto giallo-ambra opaco, con una spessa e durevole schiuma bianca. Emana un aroma di agrumi con vene speziate. Nel sapore, fresco e leggero, si avvertono subito gli agrumi (limone e pompelmo) seguiti da una sfumatura di caramello che ne amplifica la dolcezza, sempre ben dosata. Il corpo leggero e la vivace carbonazione ne fanno una birra fresca e gustosa, abbinabile con quasi tutti i piatti della cucina greca, sia di carne che di pesce. [4/5]

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Importante - In determinate situazioni (lavoro, guida, assunzioni di particolari medicinali, gravidanza, particolari malattie) il consumo di alcol, anche se assunto in minima parte o moderatamente, può costituire un pericolo per se stessi e gli altri. Chiaramente è vietata la vendita in Grecia, come in Italia, ai minori di 18 anni.

Legenda voti: [5/5] Eccellente | [4/5] Da provare | [3/5] Bevibile | [2/5] Evitabile | [1/5] Pessima.
L'eventuale presenza di mezzo punto nel voto, indica la possibile inclusione della birra valutata in una delle due categorie di voto limitrofe, conseguenti ad una non netta appartenenza alle stesse oppure a giudizi non allineanti tra l'autore e i suoi collaboratori. I voti espressi non intendono avere alcuna valenza assoluta, ma sono riferiti a quanto si può trovare nel territorio ellenico. Tutte le opinioni, pareri e giudizi espressi riflettono il personale punto di vista dell'autore e di quanti hanno collaborato alla realizzazione dell'articolo. Sono basati sulle loro esperienze reali e possono pertanto differire dagli altri giudizi.

Birre Septem, birre artigianali di eccellente qualità

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La birra Septem

Sull'isola di Eubea (Evia) si trova Septem Microbrewery, uno dei più interessanti microbirrifici greci, il migliore del Paese ellenico secondo alcuni celebri siti di recensioni di birre. Fu fondato nel 2009 sull'isola di Eubea dai fratelli Panagiotou: Sofoklis, enologo, e Georgios, economista. Oltre ad essere distribuite in tutta la Grecia (negli ultimi tempi sono finalmente molto più facili da trovare in pub e ristoranti), le birre Septem sono esportate in Gran Bretagna, Francia, Olanda, Germania, Canada e Stati Uniti. Il nome Septem viene dal latino e significa sette, secondo la Bibbia il numero della creazione, e dei giorni della settimana. Infatti, le birre del catalogo principale fanno riferimento ai giorni della settimana. Tutte le birre Septem sono state premiate agli International Beer Challenge e nel 2015 il Septem Microbrewery è stato eletto birrificio europeo dell'anno.

Recensione birre Septem

Birra greca Septem

La Septem Monday's Pilsner Beer (5.0% vol) è una pils dorata ricca di profumi agrumati con ricche sfumature luppolate. Il sapore fruttato, dolce e delicato, s'arricchisce di ricche nuance speziate che stimolano il palato. Il finale è di gradevole amarezza. Il corpo rotondo e la frizzantezza vivace accarezzano e stuzzicano il palato rendendola una birra dissetante e intrigante allo stesso tempo. [4/5]

La Septem Thursday's Premium Red Ale (4.5% vol) si presenta nel bicchiere di colore rosso rubino, con alto e denso cappello color castagna. Si nota subito per la ricchezza del profilo aromatico: luppolo, caramello, noci moscate e leggeri sentori di agrumi. In bocca predominano malto dolce, agrumi e caramello. Il finale è pulito e gradevolmente amaro. Ha un corpo leggero e una vivace frizzantezza. Birra molto apprezzata da pubblico e dai critici: tra i vari riconoscimenti ha vinto la medaglia d'oro Brussels Beer Challenge 2012 [5/5]. Viene imbottigliata per la O.K. Athens con il nome di Mary Rose Premium Red Ale.

Tra il dorato e il bronzeo con riflessi d'arancione, la Septem Friday's Pale Ale (4.7% vol) [5] si caratterizza per intensi aromi fruttati, in particolare pesca e uva spina, conseguenza dell'utilizzo di Nelson Sauvin, pregiato luppolo neozelandese. Il gusto è bilanciato tra dolce e amaro, con particolari nuance fruttate e un retrogusto amaro, asciutto e stuzzicante. Il corpo è armonioso, livello di carbonazione perfetto. Talmente buona da meritare di essere bevuta da sola, da assoluta protagonista! [5/5]

La Septem Saturday's Porter (5.5% vol) è una porter (birra scura d'origine irlandese) prodotta con cinque diversi tipi di malto. Dall'aspetto marrone scuro, con riflessi rosso rubino, ha un'evidente schiuma beige di buona persistenza. L'aroma è intenso e penetrante di caffè tostato, cacao amaro, noci e caramello. Al palato si sentono distintamente caffè, cioccolato fondente e mirtilli; il finale regala una piacevole persistente amarezza. Il corpo è strutturato, la carbonazione morbida. Una birra starebbe a suo agio in pub di Dublino! [5/5]

Ale dorata con riflessi ramati e dalla schiuma bianca evanescente, la Septem Sunday's Honey Golden Ale (6.5% vol) ha un aroma avvolgente di arancio, pesca e ananas con nuance dolci di miele. Il sapore di malto dolce, miele e frutta bianca è delizioso. Il retrogusto amaro accarezza e non invade. Ha un corpo e una frizzantezza nella media. Birra di alta qualità, dissetante e dall'animo ricco e pregiato. [4.5/5]

La Septem 8th Day [8η μέρα] (7.0% vol) è una India Pale Ale dall'aroma di agrumi e frutti esotici con sentori di caramello. Il sapore fresco e abboccato di malto, mandarino, mango, mirtilli e bacche rosse e copre l'elevato tasso alcolico e il retrogusto aromatico sono un invito a continuare a sorseggiarla. Corpo nella media e frizzantezza molto vivace. Un piccolo capolavoro birrario: la Septem 8th Day è proprio l’ottavo giorno della settimana, quello che manca e che tutti desiderano! [5/5]

Della serie Hobby Hoppy rimane soltanto la Septem A.C.E. (8.2% vol) un'eccellente Imperial IPA realizzata con un mix di luppoli Amarillo, Centennial ed El Dorado. Nel bicchiere ha tonalità ambrate con riflessi arancioni e una fine schiuma bianca. All'olfatto offre armoniosi aromi agrumati e floreali. Al primo assaggio è dolce lasciando pian piano spazio alle note agrumate del luppolo. Eccellente retrogusto di lunga durata in cui emergono arancia e bergamotto. Mostra un corpo finemente strutturato e carbonazione contenuta. Una delle birre migliori in circolazione, e non soltanto in Grecia! [5/5]

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Importante - In determinate situazioni (lavoro, guida, assunzioni di particolari medicinali, gravidanza, particolari malattie) il consumo di alcol, anche se assunto in minima parte o moderatamente, può costituire un pericolo per se stessi e gli altri. Chiaramente è vietata la vendita in Grecia, come in Italia, ai minori di 18 anni.

Legenda voti: [5/5] Eccellente | [4/5] Da provare | [3/5] Bevibile | [2/5] Evitabile | [1/5] Pessima.
L'eventuale presenza di mezzo punto nel voto, indica la possibile inclusione della birra valutata in una delle due categorie di voto limitrofe, conseguenti ad una non netta appartenenza alle stesse oppure a giudizi non allineanti tra l'autore e i suoi collaboratori. I voti espressi non intendono avere alcuna valenza assoluta, ma sono riferiti a quanto si può trovare nel territorio ellenico. Tutte le opinioni, pareri e giudizi espressi riflettono il personale punto di vista dell'autore e di quanti hanno collaborato alla realizzazione dell'articolo. Sono basati sulle loro esperienze reali e possono pertanto differire dagli altri giudizi.

Birre Voreia, nuove e già di successo

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La birra Voreia

La Siris MicroBrewery è stata fondata nel 2013 appena fuori Serres, piccolo comune della regione della Macedonia Centrale, da un gruppo di esperti birrai decisi a produrre un bouquet di birre non pastorizzate secondo i tradizionali metodi dei mastri birrai mitteleuropei. Il risultato è la Voreia, una collana di birre che nelle diverse versioni, tutte di ottima qualità, ha subito riscosso un discreto successo di pubblico e tra gli esperti. La produzione sta incrementando pian piano per rispondere alla sempre maggiore richiesta delle loro birre e, negli ultimi tempi, sta diventando sempre più facile trovarle in molte città della penisola ellenica e in alcune isole greche.

Recensione birre Voreia

Birra greca Voreia

La Voreia Pilsner Beer (5.0% vol) è una bionda con una bella ricca schiuma bianca. L'aroma è di fiori ed erbe selvatiche. Al palato si avverte il classico sapore amarognolo delle pils che però viene inseguito da particolari nuance speziate. L'amarezza perdura nel retrogusto, senza mai infastidire la bevuta. Una pils classica e beverina. [3/5]

L'ambrata Voreia India Pale Ale (7.0% vol) ha una schiuma ricca e cremosa, di lunga persistenza, che preserva gli aromi intensi e fragranti di agrumi, malto e caramello. Malgrado l'elevato tasso alcolico al palato mostra un carattere mite e dolce, di malto, agrumi con leggere sfumature erbacee. Il finale è secco e persistente, poco amaro. Corposa e mediamente frizzante, è una IPA di carattere e facilmente bevibile. [4/5]

La Voreia Wit Beer (7.0% vol) ha l’aspetto delle witbier fiamminghe: giallo paglierino opalescente, con un schiuma bianca, cremosa e compatta, molto persistente. L’aroma offre scorza banana, frumento e un tocco speziato. In bocca offre un bilanciato mix dolceamaro in cui spiccano gli agrumi con lievi note piccanti. Il corpo è sottile e scorrevole, la carbonazione morbida. Un must per gli amanti delle birre di frumento [4/5]

Appena versata, la Voreia Stout Beer (6.0% vol) si mostra tipica del suo genere: colore praticamente nero e schiuma spumosa di bianca con sfumature beige. Emana un aroma complesso e avvolgente di caffè torrefatto, cacao amaro e caramello. Al palato si mostra cremosa e abboccata, con sapori di malto tostato, caffè, caramello, toffee e frutta secca, e con un delizioso retrogusto amaro. Un'eccellente birra stout che non sfigurerebbe nel menu di un pub irlandese. [5/5]

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Importante - In determinate situazioni (lavoro, guida, assunzioni di particolari medicinali, gravidanza, particolari malattie) il consumo di alcol, anche se assunto in minima parte o moderatamente, può costituire un pericolo per se stessi e gli altri. Chiaramente è vietata la vendita in Grecia, come in Italia, ai minori di 18 anni.

Legenda voti: [5/5] Eccellente | [4/5] Da provare | [3/5] Bevibile | [2/5] Evitabile | [1/5] Pessima.
L'eventuale presenza di mezzo punto nel voto, indica la possibile inclusione della birra valutata in una delle due categorie di voto limitrofe, conseguenti ad una non netta appartenenza alle stesse oppure a giudizi non allineanti tra l'autore e i suoi collaboratori. I voti espressi non intendono avere alcuna valenza assoluta, ma sono riferiti a quanto si può trovare nel territorio ellenico. Tutte le opinioni, pareri e giudizi espressi riflettono il personale punto di vista dell'autore e di quanti hanno collaborato alla realizzazione dell'articolo. Sono basati sulle loro esperienze reali e possono pertanto differire dagli altri giudizi.

Le birre di Corfù: varietà e qualità

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Corfù Beer

Fondata nel 2007, la Corfù Microbrewery ha sede ad Arillas, località situata nella zona nord-est dell'isola, tra Agios Stefanos e Agios Georgios Pagon, non molto distante dalla fantastica spiaggia (meglio dire, fantastiche due spiagge) di Porto Timoni. Ha in catalogo un numero di birre di qualità così alto da competere con i celebri birrifici europei e americani. Le sue birre sono distribuite in tutte le isole Ionie, ma negli ultimi tempi sta diventando sempre più facile incontrarle sulla terraferma e in altre isole greche. Ha un dinamico settore marketing che si occupa della promozione delle birre non solo attraverso campagne pubblicitarie, ma anche divertenti festival della birra che coinvolgono residenti e turisti.

Recensione Corfù Beer

Birra Corfù

La Ionian Gold (4.6% vol) è la lager bionda e schiumosa utilizzata di solito come draught, ma facile da reperire anche in bottiglia. Ha un aroma di luppolo con sfumature erbacee e di caramello. Al palato si rilevano sapori dolci e amari di malto e luppolo dosati con equilibrio e un'amarezza lieve che persiste nel finale. Il corpo leggero e l'elevata effervescenza ci regalano birra leggera e dissetante. [4/5]

Appena versata la Royal Ionian Pilsner (5.0% vol) forma una spessa e densa schiuma bianca che assieme al colore giallo limpido mostrano tutto lo stile tipico delle pils confermato dall'esame olfattivo che rivela malto con lievi nuance di luppolo. Al palato è non mostra molto carattere: si avverte solo il malto dolce, priva dunque di quel giusto bilanciamento apportato di solito nelle pilsner dall'amaro del luppolo; il retrogusto è poco percettibile. Il corpo è scarno, con media carbonatazione. Pils dal sapore incompleto. [2/5]

L'Amorosa Weiss (5.6% vol) [3.5] è una classica birra di frumento, dal profilo color arancio e testa bianca, fine e rugosa. L'esame olfattivo rivela i tipici sentori di banana e di grano per fortuna arricchiti da stuzzicanti sfumature speziate. In bocca non si lascia ricordare per il corpo o per la frizzantezza, ma per i suo sapore fruttato molto dissetante. Il finale offre un amaro poco accentuato. Birra rinfrescante facile da bere. [3.5/5]

La Special Red (5.0% vol) è una birra ad alta fermentazione dall'aspetto rosso ambrato. All'olfatto prevale un profumo di malto arrostito con dolci nuance di toffee e miele. In bocca si apprezza per il corpo strutturato, e per la frizzantezza equilibrata e non invadente. Il gusto è in prevalenza dolce, con sentori fruttati e maltati con richiami speziati e un po' pepati. Il finale è timidamente amarognolo. Indubbiamente una red ale ben fatta, corposa e beverina. [4.5/5]

Appena versata, la Bitter Dark (5.0% vol) mostra il suo aspetto marrone scuro accompagnato da una sottile e ruvida schiuma biancastra. L'aroma di malto e caffè tostati e frutti di bosco, e il sapore deciso (protagonista il caffè tostato), abbinati al corpo leggero e alla moderata gasatura la rendono una birra piacevole da degustare, dissetante e gradita agli amanti delle bitter ale inglesi. [4/5]

La Contessa I.P.A. (6.2% vol) ha quasi tutte le tipicità delle India Pale Ale britanniche: colore giallo ambrato; profumi intensi e avvolgenti di luppolo, erba con note fruttate. Discreta al palato, ma si discosta dalle altre IPA perché il fruttato prevale su malto e luppolo. Birra di qualità anche se non troppo aderente allo stile. [3.5/5]

La Ionian Epos (7.5% vol) è l'unica barley wine (vino d'orzo diffuso in Gran Bretagna) prodotta in Grecia, sebbene esistessero bevande simili nell'Antica Grecia. Anzi, gli antichi storici Senofonte e Polibio citano in alcune loro opere proprio il κρίθινος οἶνος (krithinos oinos, vino d'orzo). Non sarà perfetta come barley wine, ma rimane una birra originale di ottima qualità. Nel bicchiere si può ammirare il suo colore ambra - rosso bruno e la fine schiuma bianca tendente al beige. Diffonde un profumo ampio e intenso di frutti di bosco con note caramellate e resinate. Al palato s'avvertono caramello, agrumi e miele. Singolare e interessante il retrogusto agrodolce con lievi sensazioni di vino. Da provare assolutamente! [4.5/5]

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Importante - In determinate situazioni (lavoro, guida, assunzioni di particolari medicinali, gravidanza, particolari malattie) il consumo di alcol, anche se assunto in minima parte o moderatamente, può costituire un pericolo per se stessi e gli altri. Chiaramente è vietata la vendita in Grecia, come in Italia, ai minori di 18 anni.

Legenda voti: [5/5] Eccellente | [4/5] Da provare | [3/5] Bevibile | [2/5] Evitabile | [1/5] Pessima.
L'eventuale presenza di mezzo punto nel voto, indica la possibile inclusione della birra valutata in una delle due categorie di voto limitrofe, conseguenti ad una non netta appartenenza alle stesse oppure a giudizi non allineanti tra l'autore e i suoi collaboratori. I voti espressi non intendono avere alcuna valenza assoluta, ma sono riferiti a quanto si può trovare nel territorio ellenico. Tutte le opinioni, pareri e giudizi espressi riflettono il personale punto di vista dell'autore e di quanti hanno collaborato alla realizzazione dell'articolo. Sono basati sulle loro esperienze reali e possono pertanto differire dagli altri giudizi.


Tutte le birre prodotte a Creta

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Le birre di Creta (Grecia)

Recensione birre Charma

Il Cretan Brewery, con sede nei pressi di Platania, villaggio a pochi chilometri da Chania, produce la Charma [Χάρμα], una birra diffusa soprattutto nella zona ovest di Creta, nelle zone di Iraklio, capoluogo dell'isola, e di Atene e Salonicco.

Di colore dorato, la Charma Lager (5.0% vol) ha un piacevole aroma fruttato e un gusto fresco di banana e agrumi, addolcito dalle note di miele. Ha un corpo leggero e una carbonazione contenuta. Lager beverina, buona sia da sola che con i saporiti piatti della cucina greca. [3/5]

La Charma Pale Lager (5.5% vol), d'aspetto giallo scuro con schiuma densa e di lunga durata, ha un profumo agrumato con note speziate e un gusto di frutti esotici che dona freschezza al palato. Effervescenza vivace e corpo nella media. Risulta facile da bere, ma non troppo appagante. [3/5]

La Charma Mavri Bira [Μαύρη Μπύρα] (5.5% vol) si colloca nella categoria delle dunkel, birre scure d'origine tedesca. L'aspetto è marrone scuro, quasi nero, con una ricca e cremosa schiuma castana. Particolarmente intenso e avvolgente l'aroma di malto tostato, caramello, noce moscata e caffè. Al palato conferma le sue qualità: corpo leggero, frizzantezza nella media, ma una piacevole amarezza del luppolo con venature di malto e caffè tostato. Il finale è amarognolo, di particolare persistenza. Accompagna bene i cibi, in particolare le grigliate di carne. [4/5]

Recensione birra Lyra Golden Ale

Il Mediterranean Microbrewery Creteè un microbirrificio ubicato a Kissamos, nell'estremità ovset di Creta. Piccolo e giovane, ha un grande potenziale e tanta voglia di fare. Al momento la sua unica birra è la Lyra Golden Ale (5.8% vol), una bionda ad alta fermentazione con testa bianca pronunciata. Il luppolo prevale a livello olfattivo con note maltate ed erbacee. Al palato mostra un corpo sottile e una leggera frizzantezza; il sapore è simile all'aroma, anche se più intenso e dolce per la prevalenza del malto, mentre nel retrogusto riemerge il luppolo con la sua amarezza. Nel complesso, una birra di buona qualità e gradevole da bere. [4/5]

Recensione birre Brink's

Il Rethymnian Breweryè un microbirrificio ubicato nei pressi di Rethymno, una delle principali citta dell'isola di Creta. Ha dovuto cambiare il nome delle birre perché il vecchio Rethymnian contravveniva la legge greca. Si trovano in diverse parti dell'isola, una rarità, almeno per il momento, nelle altre isole o sulla terraferma.

La Brink's Xanthia [ΞΑΝΘΙA] (4.8% vol) è una lager bionda con schiuma bianca sottile. L'esame olfattivo delude: quel poco che si riesce a percepire sono anonime note di malto. Al palato si riprende un po', con un piacevole gusto di mais e frumento. Il finale è asciutto, timidamente amaro e speziato. Il corpo è sottile ma gradevole, l'effervescenza piuttosto contenuta. Lager gradevole, ma neanche troppo convincente. [3.5]

La Brink's Mavri [MAYPH] (4.8% vol) è dunkel, birra scura di stampo tedesco, dalla testa bianca spumosa. L'aroma è molto intenso e particolare: i sentori sono di malto, cannella e carruba. Il palato è piacevolmente assalito dall'amarezza un luppolo e stuzzicato da nuance riccamente speziate. Corpo medio e vivace frizzantezza. Una birra leggera e beverina. [4]

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Importante - In determinate situazioni (lavoro, guida, assunzioni di particolari medicinali, gravidanza, particolari malattie) il consumo di alcol, anche se assunto in minima parte o moderatamente, può costituire un pericolo per se stessi e gli altri. Chiaramente è vietata la vendita in Grecia, come in Italia, ai minori di 18 anni.

Legenda voti: [5/5] Eccellente | [4/5] Da provare | [3/5] Bevibile | [2/5] Evitabile | [1/5] Pessima.
L'eventuale presenza di mezzo punto nel voto, indica la possibile inclusione della birra valutata in una delle due categorie di voto limitrofe, conseguenti ad una non netta appartenenza alle stesse oppure a giudizi non allineanti tra l'autore e i suoi collaboratori. I voti espressi non intendono avere alcuna valenza assoluta, ma sono riferiti a quanto si può trovare nel territorio ellenico. Tutte le opinioni, pareri e giudizi espressi riflettono il personale punto di vista dell'autore e di quanti hanno collaborato alla realizzazione dell'articolo. Sono basati sulle loro esperienze reali e possono pertanto differire dagli altri giudizi.

Chios Microbrewery: il miglior microbirrificio greco

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La birra Chios

Dal 2012 l'isola di Chios non viene ricordata soltanto per la celebre mastica, resina prodotta della secrezione dai tronchi e dai rami del lentisco che cresce sull'isola. Infatti, nel maggio di quell'anno è stato aperto il primo suo birrificio artigianale, il Chios Microbrewery, uno dei più interessanti del panorama birrario greco. Anzi, per alcuni il miglior birrificio di tutta la Grecia. La produzione delle birre di Manos, proprietario del birrificio, era già iniziata nel 2010, in modo casalingo per amici e parenti. Ma la qualità della ricetta aveva bisogno di processi produttivi professionali e, così, dal nuovo microbirrificio escono fuori due birre, due autentici capolavori birrari.

Recensione birre Chios

Birra greca Chios

La Fresh Chios Beer [ΦΡEΣΚΙΑ ΜΠYΡΑ ΧIΟΥ] (4.9% vol) è una ale dalle tonalità opache che danzano tra il dorato e l'ambrato. La testa è sottile, bianca e di media persistenza. Al naso emergono ben distinti sentori agrumati, d'uva e malto dolce. Al palato appare subito gassata, caratteristica che dilata le intense sfumature d'arancio, pompelmo e caramello regalando una particolare esperienza sensoriale. Il finale luppolato è forte, secco e durevole. Merita di essere bevuta da sola per apprezzarne le eccellenti qualità, ma è abbinabile ad ogni piatto greco, in particolare souvlaki e gyros pita. Una birra che regala esperienze sensoriali uniche. [5/5]

La Chios Beer Smoked Robust Porter (6.2% vol) è una porter (birra scura d'origine irlandese) prodotta con una varietà selezionata di malti tostati e affumicati in legno di faggio. D'aspetto scurissimo, quasi nero, con testa marrone. Quasi del tutto priva di carbonazione, è una birra dal corpo pieno e strutturato. Emana aromi tostati di cacao e caffè con nuance affumicate, evidenti anche nel sapore delicato, armonioso ed elegante di malto, caramello, caffè, cioccolato e noci. Una delle migliori birre greche, forse la migliore per chi ama birre che non siano le classiche diffusissime lager e pils. [5/5]

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Importante - In determinate situazioni (lavoro, guida, assunzioni di particolari medicinali, gravidanza, particolari malattie) il consumo di alcol, anche se assunto in minima parte o moderatamente, può costituire un pericolo per se stessi e gli altri. Chiaramente è vietata la vendita in Grecia, come in Italia, ai minori di 18 anni.

Legenda voti: [5/5] Eccellente | [4/5] Da provare | [3/5] Bevibile | [2/5] Evitabile | [1/5] Pessima.
L'eventuale presenza di mezzo punto nel voto, indica la possibile inclusione della birra valutata in una delle due categorie di voto limitrofe, conseguenti ad una non netta appartenenza alle stesse oppure a giudizi non allineanti tra l'autore e i suoi collaboratori. I voti espressi non intendono avere alcuna valenza assoluta, ma sono riferiti a quanto si può trovare nel territorio ellenico. Tutte le opinioni, pareri e giudizi espressi riflettono il personale punto di vista dell'autore e di quanti hanno collaborato alla realizzazione dell'articolo. Sono basati sulle loro esperienze reali e possono pertanto differire dagli altri giudizi.

Elixi, un microbirrificio greco con un pezzo d'Italia

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Birre Delphi, 1129 IPA, Marea

L'Elixiè un microbirrificio fondato nella primavera del 2013 Lykovrisi, una cittadina nei pressi di Atene. Subito dopo è stata aperta una nuova fabbrica a Chalkida, sull'isola di Eubea. Ad aver fondato questo piccolo ma già produttivo birrificio sono Dia Papanikolaou e Georgios Kostopoulos, due amici appassionati di vino e di birra, e Davide Zingarelli, ingegnere e noto esperto birraio torinese, che dopo anni di lavoro in Italia nel settore birrario sia nella produzione della birra che dei macchinari industriali, ha deciso di provare l'avventura in Grecia, dove l'ambiente dei microbirrifici deve ancora svilupparsi.

Recensione birre Elixir

Birre greche Elixi

Il fiore all'occhiello è la Delphi (4.5% vol) una pilsener bionda opaca dalla schiuma cremosa e persistente. Si caratterizza per un complesso e intenso aroma di agrumi (limone, pompelmo e albicocca) e floreale (gelsomino, camomilla, primula). In bocca prevalgono malto dolce, agrumi e miele e un finale secco, audacemente amaro e piccante. Il corpo leggero e la leggera frizzantezza ne favoriscono il consumo. Una birra tecnicamente corretta, ma priva di quel tocco in più che potrebbe far gridare al miracolo. [4/5]

La 1129 IPA (4.5% vol) è una India Pale Ale dalla tonalità dorata, piuttosto velata, con un'importante testa bianca. L'aroma è agrumato (limone e lime) con richiami di spezie fragranti. Al palato è di corpo medio, con una lunga persistenza amara, anche qui ritroviamo le note fruttate degli agrumi. Una birra che si lascia apprezzare. [3/5]

La Marea (5.4% vol) è una ale di gradevole aspetto sia nel packaging per il quale ha vinto alcuni premi, sia quando la si versa nel bicchiere: il colore arancio-ambra torbido è delimitato da una sottile schiuma bianca. I profumi di agrumi, di malto e lievito, il gusto dolce, fruttato e corposo, e la frizzantezza minima fanno pensare ad una birra belga. Il retrogusto è secco e piacevolmente amaro. Una birra bella a vedersi e buona da bere. [4/5]

L'Elixir produce due birre per la beer firm Kirki Beer. La Kirki Ale (5.6% vol) ha un colore giallo pallido e opaco, e un cappello bianco, alto e compatto. L'aroma tenue racchiude malto e luppolo con nuance agrumate. Dal corpo leggero e dalla morbida carbonazione, regala al palato sapori ben distinguibili di agrumi (arancia e mandarino) e un piacevole retrogusto amaro di luppolo. Birra di facile beva. [3/5]

La Pikri IPA (5.7% vol) è una birra India Pale Ale di colore giallo arancio, con schiuma abbondante e pannosa dalla buona ritenzione. A livello olfattivo s'avvertono malto e luppolo con leggere sfumature agrumate. Le stesse percezioni si hanno anche al palato. Nel finale permane l'amarezza del luppolo. Si lascia bere con piacere senza farsi ricordare. [3/5]

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Importante - In determinate situazioni (lavoro, guida, assunzioni di particolari medicinali, gravidanza, particolari malattie) il consumo di alcol, anche se assunto in minima parte o moderatamente, può costituire un pericolo per se stessi e gli altri. Chiaramente è vietata la vendita in Grecia, come in Italia, ai minori di 18 anni.

Legenda voti: [5/5] Eccellente | [4/5] Da provare | [3/5] Bevibile | [2/5] Evitabile | [1/5] Pessima.
L'eventuale presenza di mezzo punto nel voto, indica la possibile inclusione della birra valutata in una delle due categorie di voto limitrofe, conseguenti ad una non netta appartenenza alle stesse oppure a giudizi non allineanti tra l'autore e i suoi collaboratori. I voti espressi non intendono avere alcuna valenza assoluta, ma sono riferiti a quanto si può trovare nel territorio ellenico. Tutte le opinioni, pareri e giudizi espressi riflettono il personale punto di vista dell'autore e di quanti hanno collaborato alla realizzazione dell'articolo. Sono basati sulle loro esperienze reali e possono pertanto differire dagli altri giudizi.

Le birre artigianali greche

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La birra Kaiser

Il fenomeno delle birre artigianali in Grecia non ha più di dieci anni. Mentre in Italia ormai si contano circa 1000 microbirrifici, nel territorio ellenico il numero si attesta a poche decine che devono contrastare le grandi multinazionali che, acquisendo gran parte delle storiche birre greche, dominano incontrastate il mercato birrario.

In realtà, non esiste una definizione ufficiale di birra artigianale perché non esistono regole ben precise per produrla. In generale, si pone in contrapposizione con il termine “birra industriale”, prodotta dai grandi birrifici, spesso in mano a multinazionali che spesso acquisiscono marchi stranieri facendone perdere l'identità nazionale (vedi caso della danese Carlsberg che ha acquistato la celebre birra greca Mythos).

Le birre artigianali sono, di solito, birre pastorizzate, realizzate con ingredienti di prima scelta, senza l'utilizzo di conservanti, additivi chimici e altri ingredienti poco naturali. Infatti, la scadenza delle birre artigianali è sempre piuttosto breve perché è un prodotto fresco e vivo, di durata non lunga. Gli ingredienti sono quelli che da secoli hanno caratterizzato la birra: malto d'orzo, luppolo, lievito e acqua. La qualità di questi ingredienti e le capacità del mastro birraio sono il segreto del successo di una birra artigianale. Si tratta, dunque, di prodotti che, in linea teorica, sono di qualità superiore, dove il ruolo del mastro birraio è fondamentale.

Negli ultimi anni, l'interesse verso la produzione delle birre artigianaliè cresciuto in tutto il mondo seguendo le orme degli americani che hanno iniziato questo tipo di birre già dagli anni '80. Ovunque nel mondo sono nati microbirrifici più o meno gradi che realizzano lotti di birra spesso in quantità limitata.

Cyclades Microbrewery

Nisos - Birra greca dell'isola di Tinos
A Tinos, il Cyclades Microbrewery produce dal 2013 la Nisos [ΝΗΣΟΣ] (5.0% vol), un esempio di come la produzione birraia greca possa essere spesso di alto livello. Infatti, nel 2014, la Nisos si è piazzata seconda nella categoria Bohemian-Style Pilsner nel concorso European Beer Star, superando decine di birre prodotte in nazioni di celebre tradizione birraia come Repubblica Ceca, Germania e Stati Uniti. D'aspetto più scuro delle normali pils e dalla densa testa bianca, la Nisos ha un aroma intenso e avvolgente di malto e mais, e un sapore delicato di agrumi (limone e pompelmo), con un finale ricco e speziato. Sia il corpo che la carbonazione sono equilibrati. Pilsner fantastica, adatta a tutti i palati! [4.5/5]

Di recente uscita è la Nisos 7 Bofor [ΝΗΣΟΣ 7 ΜΠΟΦΟΡ] (7.0% vol), una birra ale scura dall'aroma intenso di malto tostato e luppolo con sentori di caramello. Il sapore è ben bilanciato tra malto tostato e cioccolato con dolci nuance di miele che persistono nel finale dolceamaro. Il corpo è rotondo e la carbonazione contenuta. Una piacevole fresca novità. [4/5]

Ali Microbrewery

Birre artigianali Ali
L'Ali Microbrewery è nato nel 2015 dall'idea di quattro giovani amici che dopo aver terminato gli studi universitari si divertivano a produrre birra casalinga. In seguito, hanno deciso di investire su sé stessi e sulla propria passione creando un prodotto professionale. Al momento producono due birre che distribuiscono in bar e ristoranti selezionati di Atene, di Salonicco, di molte città della regione di Macedonia e Tracia e nello Zero Coffee Bar di Kos Town. La speranza è di riuscire a ricevere un buon riscontro di pubblico in modo da aumentare il numero di birre (già hanno pronti altri interessanti progetti) in modo da estendere le località in cui poterle trovare.

L'Ali IPA [Αλη] (5.0% vol) è una India Pale Ale di colore tra l'arancione scuro e l'ambra, torbida, con una spessa schiuma biancastra. Dall'aroma tenue di agrumi con nuance resinate, ha una saporosità fresca e timidamente dolce di malto, frutta bianca e caramello. Il corpo è tra l'acquoso e il leggero, la frizzantezza leggera e naturale. Una birra che non regala emozioni. [2/5]

L'Ali Weiss [Αλη] (6.0% vol) [4] è una birra di frumento di colore giallo con riflessi arancio, schiuma bianca densa e durevole. L'aroma è di malto dolce, lievito, banana e chiodi di garofano. Le papille gustative sono avvolte dal dolce e fruttato e dalle sfumature speziate. Il piacere continua nel retrogusto secco e poco amaro. Il corpo è leggero e la frizzantezza non eccessiva. L'optimum è berla da sola, ma non dispiace abbinata con qualche dolcetto greco. [4/5]

Thessaliki Brewery

Birre Thita e Zita
Il Thessaliki Brewery ha aperto una piccola fabbrica a Koropi, nei pressi di Atene. Produce, al momento, due birre dal nome semplicissimo: sono infatti le due lettere dell'alfabeto greco thita e zita (chi ha fatto studi classici deve stare attento a non leggerli theta e zeta).

La Thita [θ - ΘΗΤΑ] (5.0% vol) è una pilsener biondo chiaro molto gassata ma quasi del tutto priva di schiuma. L'aroma è molto fragile: a stento si avverte il malto, contaminato da sentori che ricordano il vino bianco. In bocca s'intuisce subito il corpo acquoso e neppure il palato ottiene giustizia. Anonima e modesta. [2/5]

La Zita (ζ - ΖΗΤΑ), una birra lager bionda con schiuma grinzosa ed evanescente. A livello olfattivo emergono sentori maltati e fruttati che si ritrovano nel sapore e nel finale dove si percepisce un'evidente amarezza. Il corpo è leggero, l'effervescenza nella media. Birra che si dimentica dopo l'ultimo sorso. [2/5]

Patraiki Brewery

Birre artigianali Dioni
Patrasso è una città della costa greca molto conosciuta tra gli italiani perché è il porto d'arrivo di molte navi che partono dall'Italia. In questa cittadina ha sede il Patraiki Brewery, un piccolo microbirrificio che, al momento, produce una sola birra artigianale, la Patra Dioni West Pils [ΔΙΩΝΗ] (5.0% vol). Dione era una titanide, una dea generata prima degli dei dell'Olimpo. Era la figlia di Urano (il cielo) e Gea (la terra), sorella di Saturno, Teti, Rea, Themis. Secondo Omero e Virgilio, fu invece sposa di Zeus e madre di dea Afrodite, dea dell'amore e della bellezza. Questa pilsener ha un'aspetto dorato e limpido con schiuma bianca non eccessiva, di media durata. All'olfatto è maltata con richiami erbacei. Regala un gusto dal delicato equilibrio tra la dolcezza del malto con accenni di miele e l'amaro del luppolo che persiste nel finale. Birra interessante, l'unico difetto che è quasi impossibile trovarla! [4/5]

Corinthian Brewery

Birra Canal Dive
Il Corinthian Brewery (Korinthiaki Zythopoiia) è un microbirrificio nato nel 2014 a Corinto, la città del Peloponneso celebre per il canale artificiale che collega il golfo di Corinto con il mar Egeo. Le due sue prime birre prodotte che prendono il nome dal celebre canale utilizzano un mix di luppoli inglesi e americani.

La Canal Dive Pilsner (5.0% vol) è una pils bionda chiara e brillante con schiuma bianca d'altezza media. Al naso affiorano il dolce degli agrumi e i sentori di caramello. All'assaggio prevalgono il malto dolce e il fruttato; il finale ha un'amarezza mite. Il corpo è scarno, la frizzantezza nella norma. Pils fresca e profumata, facile da abbinare. [3/5]

La Canal Dive Brown Ale (5.0% vol) si presenta nel bicchiere con un colore marrone torbido e una schiuma bianca limitata ed evanescente. All'olfatto emergono gli aromi fruttati, seguiti da sottili sfumature erbacee. Il palato si apre dolce e fruttato con accenni di miele e caramello. Nel finale rimane il fruttato con lieve amarezza. Non particolarmente esaltante, ma di ottima beva. [3/5]

Plastigga Microbrewery

Birra Plastigga
Il Plastigga Microbrewery ha sede a Volos, città molto frequentata da turisti, anche italiani, perché dotata di aeroporto internazionale e porto per imbarcarsi verso alcune isole greche. In catalogo ha tre birre di discreta qualità non facili da trovare al di là dei confini regionali

La Plastigga Urban Ale (5.5% vol) ha un colore giallo chiaro con una bella schiuma bianca dalla buona persistenza. L'aroma di malto e mais la rendono piacevole al naso. Il gusto intenso di malto dolce e caramello con note di miele dissetano e lasciano anche il palato soddisfatto. Nel caso la incontriate, bevetela senza pensarci! [4/5]

La Plastigga Weiss (5.0% vol) è una hefeweizen che ricorda molto le sue cugine tedesche anche se nel confronto perde su tutti i fronti: l'aroma è blando, a stento si percepisce il fruttato; il palato non è minimamente sollecitato: il sapore è decisamente scarno, privo di carattere. Birra da evitare anche nel si amino le weiss; anzi, soprattutto se si amano le weiss! [2/5]

la Plastigga Dry Stout (5.0% vol) [3] ha un colore nero e una schiuma appena visibile di colore bianco. Al naso prevalgono malto tostato ed erbe selvatiche. Il sapore dolceamaro è di liquirizia e caffè. Il retrogusto è appena percepibile. Il corpo è sottile, la carbonazione priva di sussulti. Una birra stout mediocre, nulla a che vedere con le ottime cugine britanniche. [2/5]

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Importante - In determinate situazioni (lavoro, guida, assunzioni di particolari medicinali, gravidanza, particolari malattie) il consumo di alcol, anche se assunto in minima parte o moderatamente, può costituire un pericolo per se stessi e gli altri. Chiaramente è vietata la vendita in Grecia, come in Italia, ai minori di 18 anni.

Legenda voti: [5/5] Eccellente | [4/5] Da provare | [3/5] Bevibile | [2/5] Evitabile | [1/5] Pessima.
L'eventuale presenza di mezzo punto nel voto, indica la possibile inclusione della birra valutata in una delle due categorie di voto limitrofe, conseguenti ad una non netta appartenenza alle stesse oppure a giudizi non allineanti tra l'autore e i suoi collaboratori. I voti espressi non intendono avere alcuna valenza assoluta, ma sono riferiti a quanto si può trovare nel territorio ellenico. Tutte le opinioni, pareri e giudizi espressi riflettono il personale punto di vista dell'autore e di quanti hanno collaborato alla realizzazione dell'articolo. Sono basati sulle loro esperienze reali e possono pertanto differire dagli altri giudizi.

Il Natale in Grecia

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Natale Grecia

Per i Greci, per la quasi totalità cristiani ortodossi, il Natale è la festività religiosa più importante dell'anno. Come nel resto del mondo cristiano, il Natale Greco-Ortodosso si celebra il 25 dicembre, giorno in cui si festeggia la nascita di Gesù. La comunità greco-ortodossa è molto legata a questa festa religiosa e rispetta forse più di altre fedi cristiane l'aspetto liturgico, lasciando in secondo piano tutte le manifestazioni laiche, spesso commerciali, legate a questa santa festività.

Il periodo natalizio in Grecia inizia il 6 dicembre, con la festa di Agios Nikolaos (San Nicola), un santo molto importante per il mondo religioso, ma anche per quello laico. Infatti, il santo protettore dei marinai ha dato origine alla figura pagana di Babbo Natale (in inglese, Santa Claus). Durante il giorno della festa del santo ci sono processioni, celebrazioni, sagre e fuochi d'artificio. Seguendo la tradizione, le persone bruciano ramoscelli attorno alle chiese di Agios Nikolaos. Si festeggia anche in molte case perché molti Greci portano il nome del santo, nelle sue tante versioni: Nikolaos, Nikos, Nicholas, Nicolas, Nick, Nikoleta. Inoltre, molte cittadine si chiamano Agios Nikolaos (spesso anche più di una in una stessa isola) in onore del santo.

Durante le festività natalizie in Grecia le strade e le case si riempiono di addobbi natalizi. L'atmosfera si riempie di luci, musiche e decori di Natale. In molte città greche vengono allestiti i tradizionali mercatini natalizi. Sebbene al giorno d'oggi sia piuttosto diffuso, l'albero di Natale non fa parte degli usi e costumi tradizionali greci: al suo posto, infatti, vengono addobbati velieri di legno di varie dimensioni, uno dei tanti simboli che ricordano il forte legame della Grecia e delle isole greche al mare.

La vigilia di Natale in Grecia

La parte centrale delle festività natalizie inizia il 24 dicembre, giorno di vigilia, quando i bambini girano in gruppi suonando i trigona [τρίγωνα], triangoli d'acciaio percossi ritmicamente da una bacchetta d'acciaio. Intonano le kalanda [κάλαντα], i canti tradizionali di Natale, o declamano poesie sulla nascita di Gesù Bambino, per ottenere in premio frutta secca, biscotti (di solito i kourabiedes [κουράβιεδες], fatti di burro e mandorle, e ricoperti di zucchero a velo), o qualche moneta. Queste visite di ripetono durante le vigilie delle altre due feste del periodo natalizio: il Capodanno e la Theofania (l'Epifania ortodossa).

Nel giorno della vigilia di Natale si fa un digiuno molto rigido e la tradizione prevede solo consumo di grano e frutta, anche se negli ultimi decenni si tende ad essere più tolleranti, limitandosi all'astensione dalle carni. Questa giornata viene utilizzarsi per prepararsi: una delle tradizioni più diffuse, diventata un vero è proprio rito è la preparazione, da parte delle donne, del christopsomo [χριστόψωμο], il pane di Cristo, una pane dolce e speziato, farcito di noci, uvetta e pinoli, considerato sacro dalla Chiesa Greco-Ortodossa.

Il giorno di Natale in Grecia

In Grecia il giorno di Natale ci si sveglia la mattina presto per recarsi alla celebrazione della Santa Messa. Il pranzo vede riunirsi tutte le famiglie attorno a tavoli riccamente preparati. Il menu di Natale vede protagonista la carne: la ricetta tradizionale di Nataleè gourounopoulo psito [γουρουνόπουλο ψητό], il maialino arrosto, anche se in molti villaggi si continua a preparare il galopoula [γαλοπούλα], il tacchino ripieno di riso, castagne, uvetta, pinoli, cannella e altre spezie. Oltre i kourabiedes, un'altra culinaria tradizione di Natale sono i melomakarono [μελομακάρονο] dolcetti a forma d'uovo fatti con farina, olio d'oliva e miele.

Quando si inizia il pranzo di Natale il padrone di casa fa il segno della croce dicendo chronia polla [χρόνια πολλά] (normalmente è la frase di buon compleanno, ma in questo caso assume il senso più letterale di augurio di molti anni), taglia il christopsomo e ne distribuisce una fetta a tutti i familiari in segno di gioia, felicità e prosperità.

Il Capodanno in Grecia

Il giorno di Capodanno si festeggia San Basilio: nella tradizione ortodossa Babbo Natale non esiste ed è proprio San Basilio a portare i doni ai bambini in questo giorno. Una delle tradizioni più importanti è il taglio della vassilopita [βασσιλόπιτα], appunto la torta di San Basilio, una ciambella a base di mandorle e spezie, ricoperta di mandorle. Durante la preparazione della torta viene inserita una monetina. Allo scoccare della mezzanotte, mentre vengono sparati i botti e i fuochi d'artificio, il capofamiglia taglia il dolce, riservandone la prima fetta a Gesù, la seconda alla Madonna, la terza a San Basilio e, via via, a tutti i componenti della famiglia: chi troverà la moneta all'interno della sua fetta sarà il fortunato dell'anno appena iniziato.

Quando si va ad ascoltare la Santa Messa, il capofamiglia a messa tiene in tasca una melagrana. Di ritorno a casa, apre la porta ed entra per primo. Getta a terra il frutto con forza per riuscire a romperla e pronuncia una frase con la quale spera di avere salute, felicità e gioia per sé e la sua famiglia.

La Theofania: l'Epifania greca

Il 6 gennaio si celebra la Theofania [Θεοφάνια], nome con cui i Greci Ortodossi chiamano il giorno dell'Epifania. Viene anche chiamata volgarmente ta fota [τα φώτα] (le luci), perché è una festa di luce, perché in questo giorno viene rivelata la Santa Trinità a tutta l'umanità. In realtà, mentre per i cattolici l'Epifania ricorda in cui Gesù Bambino fu manifestato ai Re Magi, per gli ortodossi la Theofania ricorda il battesimo di Cristo nel fiume Giordano da parte di Giovanni il Battista ed è il giorno in cui si benedicono le acque e con esse le barche e le navi che le solcheranno.

Nel giorno della Theofania, il dodicesimo giorno dopo il Santo Natale, viene portata in processione una croce nei pressi della riva del mare, di un lago o di un fiume. Al termine della Santa Messa viene lanciata una Santa Croce nelle acque per benedirle: le acque dei mari, dei fiumi e dei laghi sono importanti per il popolo greco, un'importante risorsa per le famiglia spesso benevola, ma spesso luogo dove molti hanno perso la vita. Appena viene lanciata la croce, una folla di temerari si butta nell'acqua gelata per recuperarla. I contenenti arrivano a lottare per prenderla. Il vincitore ottiene una benedizione speciale per sé e per i suoi familiari da parte del sacerdote.

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